Come ho costruito la 'zona emersa' per Ruga

Guida passo dopo passo, alla costruzione di una base all'asciutto per la nostra tartaruga d'acqua dolce

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- Foto zona emersa di Ruga Tartaruga. -

Studiando e leggendo gli articoli sui siti per tartarughe più autorevoli, ho scoperto che le tartarughe d'acqua dolce hanno bisogno di una zona emersa dove stazionare. Prevalentemente la usano per prendere il sole, necessario al loro riscaldamento e alla loro salute.

Ed ora che Ruga ha una sua zona emersa indipendente e che non ha più bisogno di essere prelevata per stare all'asciutto, in effetti ho notato che, nelle ore di sole, sale sulla nuova piattaforma a crogiolarsi. Nei primi giorni ha dovuto prendere confidenza con la nuova realtà abitativa, alla fine è salita!

Ruga vive fuori sul balcone, quindi all'aperto, e in una zona dove prende le prime ore di sole diretto. A partire dalle 9 del mattino circa fino alle 11.30 circa, in base al mese.

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Le varie soluzioni

Inizialmente avevo pensato a una soluzione da adattare all'interno della vasca acquatica. Avevo trovato su internet un accessorio in plastica della Ferplast, che usano quanti hanno i conigli di piccola taglia. La sua forma e caratteristica andava bene anche per la vasca di Ruga, ma avrebbe occupato troppo spazio e non volevo rubarle quei centimetri appena ritrovati nel nuovo contenitore da 40 litri.

Navigando nel web, ho visto innumerevoli video su Youtube e tante immagini, fino a quando mi sono imbattuto nella soluzione che faceva al caso mio. EUREKA! Trovato! Ringrazio molto l'autore di www.tartarugando.it, dal quale ho praticamente "copiato l'idea", solo adattandola alle mie esigenze. A questo link potete vedere il lavoro originale di Tartarugando. Se avete l'esigenza di coniugare funzionalità ed estetica vi consiglio di visionare quel lavoro.

Per quanto riguardava le mie esigenze e quelle di Ruga, la realizzazione è più funzionale e meno estetica, dovendosi adattare a un ambiente esterno e non all'arredamento di casa. A tale proposito ho aggiunto uno strato di plastica protettiva.

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Realizzazione della zona emersa

La piattaforma si basa su una struttura in legno, rivestita da un sottile strato di plastica per uso tipografico. Come ho già avuto modo di scrivere in precedenti articoli, uso il più possibile materiali a disposizione e che posso riciclare. La zona emersa in questione non mi è costata quasi nulla, perché già disponevo del 95% del materiale.

Materiale

  • Pannello in legno multistrato.
  • Base in cartone pressato.
  • Listelli di legno.
  • Pannello in sughero.
  • Sughero grezzo.
  • Plexiglass.
  • Fogli di plastica tipografica di due spessori.
  • Salva lavello in plastica morbida bianco. Costo €2,50.
  • Cerniera per porte. Costo €3,00.
  • Chiodini e viti per legno, punti metallici 105, colla vinilica, fascette di plastica.

Attrezzi

  • Forbice, Cutter, righello, metro, matita e pennarello.
  • Spara punti, martello, cacciavite, trapano, spara chiodi.
  • Sega elettrica.
- Foto degli attrezzi necessari. -

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Partiamo dalle misure

Nel mio caso per le misure ho preso come riferimento la lunghezza del lato corto della vasca in cui vive Ruga. La base è più lunga di alcuni centimetri, rispetto al lato della vasca, per creare uno spazio esterno adeguato alle misure della tartaruga. Ho tagliato la base in cartone pressato nelle misure di 37cm di profondità x 43cm di larghezza.

Ciascuno di voi adatterà le misure all'acqua terrario o alla vasca che ha in uso per la sua tartaruga.

L'altezza delle pareti è di circa 20 centimetri, anche in questo caso ho tenuto conto delle dimensioni della tartaruga, non solo attuali ma anche quelle future. Tutta la struttura è pensata per durare alcuni anni e per consentire di ospitare Ruga anche quando sarà più lunga e più larga di carapace.

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Montaggio della base

A questo punto ho tagliato a misura i listelli di legno, ed ho provveduto a fissarli con colla vinilica e chiodi alla base di cartone pressato (vedi foto). La pellicola bianca che fa da cornice è la plastica di rivestimento dei listelli, fissata con spara punti manuale.

- Foto base prima del montaggio del pannello in sughero. -

Nell'immagine sotto vedete la base posta di taglio e fotografata dall'alto. Si nota meglio il montaggio dei listelli di legno, inoltre si nota il foglio di plastica "montato" anche sulla parte inferiore della base. Questo perché ho usato del cartone pressato che può gonfiarsi anche solo con l'umidità.

- Foto base vista di taglio. -

Prima di passare al montaggio delle pareti ho fissato la pavimentazione alla base: quella sulla quale camminerà Ruga. Ho utilizzato un pannello di sughero di quelli che potete trovare anche presso i centri di bricolage e fai-da-te. Il mio proviene dal laboratorio hobbistico di mio padre, grande amante dell'arte presepiale: suo anche il materiale di risulta e gran parte delle attrezzature.

Le immagini sotto mostrano il pannello in sughero durante la fase di misurazione e dopo il montaggio. Per il fissaggio potete usare della colla vinilica, in aggiunta ho sparato alcuni punti metallici per garantire la tenuta nel tempo: consapevole che col passare dei mesi si arrugginiranno...

- Foto pannello in sughero. -
- Foto foglio di sughero montato. -

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Montaggio delle pareti

Tagliate a misura le pareti, con una sega elettrica per fare prima, ma va bene anche una normale sega manuale, ho provveduto a rivestirle esternamente. La parete di fondo, la più lunga, è forata a causa del forte vento presente nella mia zona: servirà a evitare il ribaltamento della struttura. :)

Le pareti, in legno multistrato, sono state inchiodate ai listelli di legno con una spara chiodi. Una delle due pareti poste sui lati corti, è stata volutamente tagliata più corta per inserire una porticina d'uscita/ingresso alla struttura: la vedremo più avanti.

- Foto pareti in legno laterali. -

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Facciamo il punto a metà realizzazione

Montate le pareti, manca da aggiungere la porta sul lato sinistro e la facciata in plexiglass, ovvero, il lato della zona emersa dalla quale la tartaruga salirà per prendere il sole. Questo lato è in trasparenza per creare un ambiente luminoso e non troppo chiuso e per renderlo visibile agli occhi della tartaruga prima di accedervi: così è più amichevole per lei. Tartarugando ha usato il vetro invece del plexiglass.

Mancano ancora la rampa di salita, ed i pilastri d'appoggio per la struttura.

Intanto nelle foto sotto potete vedere il risultato parziale e farvi un'idea di come verrà la struttura. Ricordo che la mia è più funzionale che estetica perché da esterno. A qualcuno potrebbe essere utile la vista dall'alto della fase di lavorazione in cui ci troviamo: la può aprire da qui.

- Foto pareti laterali montate sulla base. -

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Montaggio parete in plexiglass

Ho previsto lo scivolo proprio al centro della base. Quindi ho tagliato a misura due parti di plexiglass da montare a sinistra e a destra. Per far sì che si potessero reggere, ho fissato un supporto in cartone pressato al listello della base e alla base stessa. L'immagine sopra e quella qui sotto vi saranno d'aiuto per capire visivamente, come ho proceduto.

Per il fissaggio del plexiglass ho usato delle viti per legno di adeguata lunghezza. Prima ho forato il plexiglass con il trapano, quindi ho avvitato con un cacciavite. La foto d'apertura dell'articolo mostra bene il risultato finale.

- Foto fissaggio del plexiglass frontalmente. -

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Lo scivolo della vasca

Per realizzare la piccola rampa interna dalla quale Ruga accede alla zona asciutta, ho usato del supporto tipografico in plastica spessa, di circa 3mm. Sufficiente a reggere il peso di 200g della tartaruga. Il "pannelletto" in plastica è rivestito da un comune salva lavello in plastica bianco, legato con fascette di plastica. I buchi per l'inserimento delle fascette li ho realizzati con il trapano per velocizzare i processi. Il tutto è fissato alla base della zona emersa con lo stesso metodo descritto "nell'appoggio per la rampa esterna", con la differenza che lo scivolo è fissato con chiodi.

- Foto rampa interna accesso area basking-tartarughiera. -

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Montaggio della porta

Perché questa porta sul lato. Essa consente a Ruga di salire e di scendere dal suo habitat quotidiano e perlustrare la porzione di balcone a lei concessa. Porzione di balcone delimitata da alto pannello in legno e parapetto in cemento.

Come è stata realizzata e montata la porta. Si tratta di un pezzo di cartone pressato di pochi millimetri di spessore, più bassa rispetto all'altezza delle pareti, sufficiente a impedire alla tartaruga lo scavalcamento.

Bisogna fissare un listello di legno lungo la parete, come si vede nell'immagine, usando dei chiodi. Quindi fissiamo una striscia di legno o cartone pressato sulla facciata esterna della parete, usando viti per legno o chiodi. Su questa striscia di cartone pressato, andremo a fissare la cerniera con delle viti per legno: nel mio caso corte.

Ovviamente, prima di fissare la cerniera alla parete della struttura la fisseremo alla porta. Assicuratevi di fissare la cerniera sul lato giusto della porta! A questo punto la porta è installata. Per chiuderla ho utilizzato delle viti ad anello (dette anche: rampini ad anello o occhielli a vite). Una avvitata alla porta, l'altra al supporto e "trapassati" da una piccola barra filettata curva.: vedi foto sotto.

- Foto porta chiusa. -
- Foto cerniera della parta. -

Nell'immagine sopra viene mostrata la cerniera metallica a supporto della porticina. Sotto, come si presenta l'ingresso alla zona emersa.

- Foto della porticina. -

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Appoggio per la rampa esterna

Nell'immagine sopra è evidente la mancanza dell'appoggio per la rampa che consente alla tartaruga l'accesso al suo ambiente. La base d'appoggio è un pezzo di cartone pressato, ottimo anche di legno, inchiodato sul fondo della base. Nell'immagine sotto il primo piano della base montata e rivestita con plastica contro la pioggia e l'umidità.

- Foto piccola base di appoggio. -

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Supporti della struttura

La "zona sole" creata per Ruga, sporge molto verso l'esterno della vasca. Ciò da un lato dona più aria alla vasca della tartaruga, dall'altra sbilancia il peso verso l'esterno. Per sostenere il peso, ho costruito due pilastri di supporto in legno. Nulla di complicato, anche il legno usato è molto sottile: si tratta di legno multistrato. Come si vede dall'immagine sotto, ho incollato due parti a T e posto una base sopra e una sotto come superficie d'appoggio: i pilastri sono due.

Sempre nella stessa immagine. All'estremità destra si scorge un blocchetto di legno. La sua funzione è di bloccare la base alla vasca, con un corrispondente blocchetto interno alla vasca stessa: fungono da anti ribaltamento.

- Foto pilastri in legno. -

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Aggiornamenti

In questi mesi l'area basking ha subito due aggiornamenti per prepararla alle piogge autunnali. Questi i due aggiornamenti e modifiche apportati: verniciatura di alcune parti; creazione di un canale di scolo per la pioggia.

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