Letargo tartarughe acquatiche: Domande e Risposte
Sul letargo delle tartarughe d'acqua dolce (acquatiche), qui trovi le risposte alle domande che ti sei sempre posto/a. Leggi come gestire il letargo in casa e laghetto.
Come gestire al meglio il letargo delle tartarughe d'acqua dolce in casa e nel laghetto? E sul balcone di casa, si può condurre una tartaruga acquatica al letargo?
Attraverso questo articolo dedicato al letargo delle tartarughe d'acqua dolce sotto forma di domanda e risposta, apprenderai tutto ciò che ti occorre sapere su questo delicato quanto affascinante aspetto della vita della tua tartaruga acquatica.
Letargo tartarughe acquatiche: Risposte alle tue domande
Utilizzando il menu posto qui sotto, scegli la domanda e salta alla risposta. In alternativa puoi leggere tutte le risposte alle domande relative al letargo delle tartarughe acquatiche.
Buona lettura! 📖
Letargo della tartaruga comportamento
Il letargo della tartaruga si verifica quando fa freddo, questo perché è un animale a “sangue freddo”. Di conseguenza per far si che le sue funzioni vitali siano sempre pienamente funzionali, la tartaruga ha bisogno della temperatura ottimale.
In natura, come in cattività, queste “condizioni ottimali” non ci sono sempre perché le stagioni cambiano. Ecco che la tua tartaruga d’inverno sceglie di non mangiare più e di passare ad uno stato di vita latente, a cui noi diamo il nome di letargo o di ibernazione.
Il freddo, le ridotte ore di luce e di esposizione al calore del sole (più i raggi UV) inducono la tartaruga a ridurre l’attività. Te ne accorgi non appena il caldo lascia il posto al fresco che precede l’autunno, il comportamento della tua tartaruga inizia a cambiare. La trovi meno attiva del solito.
Con il sopraggiungere del primo freddo autunnale la tartaruga riduce ulteriormente l’attività e con il ridursi delle ore di luce va a dormire molto prima (chi ha una tartaruga all’aperto può osservare questo comportamento). Per lei è il segno che la stagione estiva è terminata e che sta arrivando il tempo di prepararsi al letargo.
Il letargo arriva con il freddo. Ma attenzione! Ogni specie ha le sue temperature minime di sopportazione, al di sotto delle quali possono morire o subire gravi danni. 🌡
In linea di principio,
- le tartarughe sudamericane o africane non possono scendere sotto i +26°C;
- le tartarughe cinesi non possono vivere in habitat con temperature inferiori ai +5°C o +6°C;
- le tartarughe nordamericane non devono scendere sotto i +4°C.
Letargo tartarughe acqua in casa: possono farlo?
La stragrande maggioranza delle persone gestiscono la tartaruga acquatica in casa, in un acquario o in una tartarughiera. Quando arriva l’inverno ci si domanda se la tartaruga d’acqua dolce possa trascorrere il letargo in casa.
La risposta è articolata, perché tutto dipende dalla temperatura dell’acqua. Infatti, quando è che la tartaruga acquatica va in letargo? La tartaruga d’acqua dolce va in letargo quando le temperature si abbassano e, di conseguenza, il suo metabolismo rallenta.
Ciò si verifica perché le tartarughe sono rettili, ovvero, esseri viventi incapaci di produrre il calore da soli come fanno altri animali a “sangue caldo”.
Dunque, se il letargo dipende dalla temperatura è chiaro che nelle nostre case potrebbe diventare difficile per l’animale raggiungere la temperatura ottimale per andare in letargo.
Accade non di rado che d’inverno le tartarughe in casa diventino inappetenti e, allo stesso tempo, impossibilitate a vivere il letargo perché la temperatura non è sufficientemente bassa per “azzerare il metabolismo”.
Ecco, infine, la risposta alla domanda: le tartarughe in casa possono fare il letargo? La risposta è sì, se hai una stanza sufficientemente fredda dove ricreare le condizioni ideali affinché possa andare in letargo. La risposta è no, se non puoi garantire queste condizioni. E quando non puoi garantire le condizioni per il letargo in casa alla tua tarta, o alle tue tarte, è meglio aggiungere un riscaldatore.
Letargo tartarughe d'acqua dolce in laghetto: si può fare?
Il letargo delle tartarughe acquatiche nel laghetto artificiale di casa tua è probabilmente la condizione più vicina a quella che le tartarughe d’acqua dolce sperimenterebbero in natura, nei loro contesti di vita naturali.
La vita nel laghetto è determinata dai cambiamenti delle stagioni. A cui dovrai aggiungere anche i cambiamenti climatici in atto, i quali hanno sconvolto il letargo di molte specie di animali.
D’inverno possono vivere nel laghetto le tartarughe nordamericane, abituate a vivere anche in laghetti ghiacciati (si dispongono nella parte più bassa per sopravvivere). Le asiatiche e le africane, ma anche le tartarughe sudamericane, meglio trasferirle in un contesto dalle temperature meno rigide.
Nel laghetto artificiale le tartarughe acquatiche del nord America potrebbero trovare da sole il luogo ideale dove trascorrere il letargo. Per aiutarle, tuttavia, potrebbe essere utile dotare il fondo del laghetto di una grotta per ciascuna tartaruga. Le grotte andrebbero sistemate più o meno vicine. A quale profondità? Tieni presente che la parte più profonda del laghetto è la più calda e le tartarughe (o la tartaruga) potrebbero decidere di scegliere quella come loro zona ideale. Il laghetto deve avere una profondità non inferiore ai 60 centimetri.
Ecco come ho realizzato una grotta per tartaruga.
Letargo tartaruga sul balcone: si può fare!
Il letargo della tartaruga sul balcone si può fare. Ruga, da cui rugatartaruga.eu, vive tutto l’anno in un angolo del balcone. D’estate le arriva il sole necessario alla sua vita e attività quotidiana, e d’inverno è il luogo dove trascorre l’ibernazione.
Naturalmente la vasca è adeguatamente protetta sui lati. La protezione che adotto io si compone di pannelli in polistirene estruso, proprio quello che si utilizza nell’edilizia per realizzare il cappotto termico. Questa soluzione è ideale anche d’estate, perché evita l’eccessivo innalzamento della temperatura all’interno della tartarughiera.
Lo spessore del pannello non dovrebbe essere inferiore ai 4-5 centimetri. Per le aree geografiche più fredde consiglio pannelli dello spessore di 6-10 centimetri.
Letargo tartarughe acquatiche, l’acqua bisogna cambiarla?
Non serve cambiare l’acqua quando la tartaruga acquatica è in letargo. Come per il resto dell’anno, basta il filtro di purificazione dell’acqua.
C’è chi non preferisce utilizzare il purificatore dell’acqua per ragioni economiche, ma a questo punto dovrebbero apprendere come gestire un acquario senza filtro. Esiste un gruppo su Facebook che da questo punto di vista è illuminante. Ma nessuno in questo gruppo di persone che non usano il filtro, si sognano di cambiare mai l’acqua.
L’acqua alla tartaruga acquatica non si cambia durante il letargo e non si cambia durante l’anno. Bisogna invece fare il rabbocco, e utilizzare come faccio io per Ruga il Tetra ReptoSafe che rende l’acqua del rubinetto sicura.
Letargo tartarughe copertura da utilizzare
Se la tua tartaruga è all’aperto e in un laghetto, non sarà necessario nessun tipo di copertura.
La copertura è utile se hai posto la tartarughiera sul balcone o sulla terrazza di casa. In questo caso risulterà utile coprire la tartarughiera, ma anche provvedere una protezione sui lati. Assicurati soltanto di garantire il passaggio dell’aria e che la tartaruga possa accedere liberamente alla zona basking esterna: in una giornata di sole invernale la tartaruga potrebbe decidere di esporsi al sole, anche se in letargo.
Tartaruga letargo cosa devo fare: consigli
Ecco alcuni consigli per il letargo delle tartarughe che troverai sicuramente utili.
- Conoscere la specie a cui appartiene la tua tartaruga per conoscere: il periodo orientativo del letargo; a quali temperature va in letargo; qual è la temperatura minima a cui può resistere.
- Chiedere consiglio al veterinario esperto in rettili e tartarughe.
- Comprare il manuale delle tartarughe acquatiche con tanti consigli sul letargo.
- Leggere la risposta data sopra alle domande relative alla gestione del letargo delle tartarughe in casa, in laghetto o in generale all’aperto.
- La tartaruga dovrebbe vivere il letargo nel luogo in cui vive abitualmente.
- L’acqua deve essere purificata anche mentre è in letargo utilizzando un purificatore.
- Il riscaldatore non serve metterlo per le nordamericane, altre specie potrebbero averne bisogno.
- Metti in acqua un termometro per controllare la temperatura: non deve scendere al di sotto di quella che la tartaruga può sopportare.
- Segui lo speciale dedicato al letargo delle tartarughe acquatiche che ho preparato tempo fa e che ho aggiornato di recente.
Tartarughe letargo frigo: in che senso?
Ho trovato questa richiesta da parte di alcuni e mi sono domandato la relazione tra il frigo e il letargo delle tartarughe, e subito un brivido mi è corso lungo la schiena.
Ma davvero c’è qualcuno che pensa di far trascorrere il letargo alle tartarughe in frigo?
Il letargo le tartarughe lo devono vivere nell’ambiente dove vivono tutto l’anno. Tutto il resto è una roulette russa. E di fatti non di rado mi è capitato di leggere le storie di chi ha fatto trascorrere il letargo alle proprie tartarughe in posti come cantine fredde o simili, e a marzo ne ha ritrovate alcune morte.
Ruga, il suo letargo lo vive brillantemente nella tartarughiera dove trascorre il resto dell’anno, ed ha sempre superato l’inverno brillantemente. Bisogna ovviamente controllare che l’acqua venga purificata da un purificatore e che la temperatura dell’acqua non scenda al di sotto della soglia di sopravvivenza (per alcune specie non deve essere inferiore ai +4 °C).
La tartaruga in frigo per il letargo, no 🥶.
Letargo tartarughe quando finisce?
Ciascuna specie di tartaruga ha iscritto nel suo codice genetico un tempo biologico differente. Questo significa che il letargo delle tartarughe finisce quando lo prevede la specie a cui appartiene la tua tartaruga.
Tuttavia, la risposta è parziale perché la tartaruga che hai in casa non vive nel suo habitat originario e probabilmente è nata in un allevamento qui in Italia o all’estero.
Nei fatti il letargo delle tartarughe finisce quando termina l’inverno nella zona geografica in cui vive.
Ho potuto constatare per esperienza diretta che Ruga segue le condizioni meteo locali di dove vive. Se fino a metà novembre fa ancora abbastanza caldo, lei non va in letargo. Durante un inverno particolarmente caldo è andata in letargo quasi a metà dicembre e a fine febbraio era già tornata attiva. Effetto dei cambiamenti climatici? Sì, ma è la prova che le nostre tartarughe sono adattate ai climi in cui nascono e vivono.
Chiedi informazioni anche al tuo veterinario di fiducia.
Cosa si intende per letargo controllato delle tartarughe acquatiche?
Il letargo controllato delle tartarughe acquatiche è quella procedura che dovrai mettere in pratica per garantire alla tua tartaruga un letargo sicuro.
Se vive in casa è difficile che possa fare il letargo, a meno che tu non abbia una stanza particolarmente fredda dove tenere la tartarughiera.
Il letargo della tartaruga all’aperto (laghetto, terrazzo, balcone, giardino) è facilitato dalle condizioni climatiche esterne. Ecco in linea di massima cosa fare, ma chiedi anche al tuo veterinario di fiducia.
- Verso la fine dell’estate inizia a ridurre la frequenza di somministrazione del cibo fino ad azzerare i giorni in cui alimenti la tartaruga.
- Garantisci all’animale un ambiente acquatico che possa mantenere una temperatura non inferiore a quella che può sopportare (per le Trachemys +4°C è la temperatura soglia, oltre c’è la morte potenziale).
- Usa un purificatore dell’acqua che tenga pulita l’acqua. Consigliabile aggiungere carbone attivo e zeolite. ZeoCarb è un prodotto già pronto in questo senso e che io uso.
- Controlla periodicamente la temperatura dell’acqua utilizzando un termometro con sonda.
- Verifica con ispezioni periodiche dove si trova la tartaruga e lo stato di attività.
Letargo tartaruga d’estate: estivazione
Secondo l’Enciclopedia online Treccani, l’estivazione è un fenomeno che si verifica durante la stagione calda nelle regioni desertiche in particolare, e che si manifesta in vari animali.
Questi, gli animali, rallentano l’attività ed entrano in uno stato di vita latente. L’estivazione è un po’ come l’ibernazione, cioè il letargo invernale, e si verifica in risposta a condizioni ambientali sfavorevoli: eccessivo caldo; siccità.
Pensa ad una tartaruga d’acqua dolce che d’estate si ritrova con lo stagno prosciugato dal grande caldo e dalla siccità. Come reazione protettiva la tartaruga si rifugerà nel letto dello stagno sotto un leggero strato di fango, in attesa che ritorni la pioggia a riempire il suo stagno. In alternativa tenterà una disperata migrazione alla ricerca di una pozza d’acqua dove immergersi.
Letargo tartarughe se non mangiano cosa succede?
La paura di molti è che se la tartaruga non mangia per lunghi mesi potrebbe morire. Le cose non stanno così. Come ogni animale che va in letargo, vedasi l’orso, le tartarughe durante l’ibernazione azzerano il metabolismo.
Questo significa che per lunghi mesi non hanno bisogno di mangiare e sopravviveranno all’inverno senza problemi.
Attenzione! Se a causa di un clima impazzito la tartaruga si dovesse svegliare a gennaio e restare sveglia per molti giorni a causa di un “caldo fuori stagione”, un consulto con il veterinario potrebbe essere utile.
Non preoccuparti più di tanto, invece, se in una bella giornata di sole invernale la tartaruga dovesse esporsi al sole per poi ritornare al suo letargo.
Il letargo delle tartarughe neonate: farlo o non farlo?
Chi possiede una tartaruga neonata si domanda se deve fargli fare o meno il letargo. Qui un consulto con l’allevatore esperto potrebbe essere utile per conoscere la sua esperienza in merito.
Se domandassimo alla natura la sua risposta sarebbe affermativa. Del resto dove altro potrebbe trascorrere l’inverno una tartaruga nata da pochi mesi in un contesto selvaggio?
Certamente l’inverno può fare selezione naturale, dunque alcune tartarughe neonate potrebbero non superare l’inverno e morire durante il letargo. Ma è selezione naturale: solo gli esemplari più robusti sono “ammessi” alle tappe evolutive successive.
In cattività è diverso, la tartaruga è animale d’affezione e ci dispiacerebbe molto se dovesse morire durante il letargo. Chiedi al veterinario e valuta con lui il da farsi.
Quando la tartaruga non dovrebbe andare in letargo?
La tartaruga non dovrebbe andare in letargo nelle seguenti situazioni:
- nata da pochi anni (leggasi risposta a domanda precedente);
- malata o in stato di salute cagionevole;
- operata da poco;
- acquistata durante la primavera o l’estate precedente e non se ne conosce la storia;
- non ancora acclimatata.
Qual è la durata del letargo delle tartarughe acquatiche?
Assicurarsi che il letargo della tartaruga d’acqua dolce non duri oltre le 20 settimane: 5 mesi circa.
Risveglio dal letargo della tartaruga acquatica: cosa fare?
Specialmente se vive all’aperto, noterai subito il risveglio della tua tartaruga acquatica perché la ritroverai in zona basking a prendere il sole.
Personalmente al risveglio la alimento con mangimi come il Sera Reptil Carnivor e il Sera Raffy Mineral perché sono ricchi di vitamine, minerali e proteine e sono a rapida assimilazione. Non disdegnerà anche alimenti freschi.
Pesa la tartaruga come hai fatto prima che andasse in letargo e controlla che non vi siano strane lesioni, o gonfiori.
Se la tartaruga alcuni giorni dopo il risveglio non ne vuol sapere di mangiare, portala subito dal veterinario perché potrebbe essere in anoressia post-letargo.