Aderire a Ultima generazione salverà l’ambiente?

Vorresti sapere come aderire a Ultima generazione per iniziare anche tu la lotta armata di vernice lavabile, di salse e colle per imbrattare la bellezza, condire qualche fontana storica, incollarti fisicamente accanto a un’opera d’arte.

Il tuo obiettivo è di far sentire a tutti la tua voce, di dire agli italiani e alle italiane che devono darsi una mossa e che non c’è più tempo. Vorresti azzerare le emissioni di anidride carbonica entro il 2025, cioè fra meno di 2 anni.

Bene. Se questo è ciò che vuoi, allora continua a leggere fino in fondo e poi fai la tua scelta.

Ultima generazione. Un parallelo forzato (?)

Forse è un parallelo forzato, ma in Ultima generazione ritrovo alcuni elementi già visti sul calare degli anni ‘60 e degli anni ‘70 del Novecento. Quando la giovane generazione di allora si mise a fare scioperi, anche violenti, per rivoluzionare l’Italia.

Finì non bene. Perché alcuni si estremizzarono e divennero le brigate rosse o lotta continua. Questi arrivarono a uccidere e uccisero molte persone.

Estremizzare la lotta per salvare l’ambiente, nessuno voglia che possa portare alla nascita delle brigate verdi. Non servono a nessuno gruppi di lotta armata che arrivano a compiere atti violenti per far sentire la propria voce, per imporre le loro richieste.

Quando le brigate rosse presero in ostaggio Aldo Moro, allora presidente della Democrazia Cristiana, in Italia si creò un movimento popolare unitario contrario all’uccisione di Aldo Moro. Le immagini di repertorio di quel periodo mostrano in piazza anche i giovanissimi di quel periodo e non appartenevano soltanto alla DC, in piazza contro le brigate rosse scesero anche i giovani comunisti.

Insomma, nessuno, neppure quelli della stessa generazione delle brigate rosse volle la lotta armata, la guerra allo Stato italiano, l’uccisione dei loro padri. E finì che i buoni propositi di quella generazione furono chiusi in un archivio e riposti sullo scaffale della storia. Già, perché non mi pare che quella generazione abbia davvero cambiato in meglio le sorti dell’Italia (ma questa è una visione personale).

Come aderire a Ultima generazione o fare qualcosa per il clima davvero

A te scegliere se aderire a Ultima generazione per imbrattare la bellezza dell’Italia o se avviarti verso un percorso in cui fai qualcosa di concreto per l’ambiente.

Perché non sono gli altri che devono cambiare per primi, ma ciascuno di noi. Ad esempio, inutile partecipare ai Fridays for Future se ti presenti in piazza indossando la moda fast fashion super inquinante.

Inutile mettere in atto comportamenti eclatanti se quando fai la tua spesa personale non stai attenta/o a quello che compri e, pur di risparmiare, acquisti anche il prodotto più inquinante e meno rispettoso dell’ambiente.

Vuoi fare qualcosa per l’ambiente? Parti da te

Vuoi davvero fare qualcosa per l’ambiente, per il tuo futuro? Parti da te. E i gesti da compiere sono molto semplici quanto potenti.

Basta ridurre la doccia a 5 minuti e non crogiolarsi per 10 – 15 minuti. Quando passi da una stanza all’altra spegni sempre la luce. Non lasciare il computer acceso tutta la notte, spegnilo e stacca anche la spina dalla presa. Dovresti staccare la spina di qualsiasi elettrodomestico che non è in uso.

Quando decidi di acquistare abbigliamento verifica se si tratta di abbigliamento fast fashion o di abbigliamento 100% riciclato o a emissioni 0. Probabilmente l’abbigliamento rispettoso dell’ambiente ti costerà di più. Fai il sacrificio di acquistare un solo capo di abbigliamento, pur di acquistarlo rispettoso dell’ambiente.

Fai sapere a chi conosci come ti comporti tu per l’ambiente

Questi sono solo alcuni dei comportamenti che davvero rivoluzionano. Poi fallo sapere ai tuoi amici e alle tue amiche.

Fai sapere che sotto la doccia ci stai solo 5 minuti per risparmiare acqua. Fai sapere che se ti vesti spesso con gli stessi abiti è perché hai deciso di comprarli buoni, durevoli e rispettosi dell’ambiente, rinunciando a cambiarti tutti i giorni, ma rinunciando al fast fashion.

Più che essere parte dell’Ultima generazione, sii motore di una Prima generazione che ha deciso veramente di cambiare le sorti dell’Italia, di questo pianeta che noi tutti abitiamo.

Chi ti scrive è il primo che mette in atto questi comportamenti e appartiene alla generazione degli anni ‘80. Avevo circa 15 anni (cioè a metà degli anni ‘90) quando iniziai a fare la raccolta differenziata della carta e allora i contenitori per la raccolta della carta erano rari sul territorio.

Non essere parte dell’Ultima generazione, sii il motore di una Prima generazione quella che cambierà davvero le sorti di questo pianeta e lo farà a partire dal cambiare sé stesso, sé stessa.

Se non parti da te, nessuno vorrà cambiare con te.

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