Aggiornato l'elenco delle 25 tartarughe a rischio estinzione: 'Turtles in Trouble 2018'

- Foto: Copertina 'Turtles in Trouble 2018'. -

Oggi non esiste un gruppo di vertebrati che affrontano maggiori problemi di sopravvivenza. Le tartarughe hanno visto i grandi dinosauri andare e venire e ora stanno affrontando la loro stessa crisi di estinzione.

Inizia con questa frase, tradotta dall'inglese, e scritta dal naturalista ed erpetologo statunitense John L. Behler, l'aggiornamento del Turtles in Trouble 2018, l'elenco delle 25 tartarughe a rischio estinzione pubblicato a febbraio 2018. Il lavoro condotto da numerosi naturalisti, erpetologi, e scienziati di tutto il mondo è stato presentato dalla Turtle Conservation Coalition in collaborazione con la Turtle Survival Alliance, e moltissime altre organizzazioni nate per la salvaguardia delle tartarughe e degli animali in via di estinzione in genere (WCS, IUCN, Conservation International, tra gli altri).

La nuova versione esce a sette anni dal precedente Turtles in Trouble del 2011 da cui qui su rugatartaruga.eu è nata una felice serie di articoli dedicata alle tartarughe d'acqua dolce in via di estinzione e tuttora in corso di realizzazione.

Quali sono le nuove tartarughe in via di estinzione?

Secondo i dati aggiornati al 2017 sono 356 (300 nel 2011) le specie di tartarughe terrestri e d'acqua dolce riconosciute dalla comunità scientifica internazionale. Di queste 356, 148 sono inserite nella speciale Lista Rossa dello IUCN (IUCN Red List) dedicata a tutti gli animali in via di estinzione. Da evidenziare come 148 specie di tartarughe minacciate rappresentino il 41,6% del totale.

La tragica ironia

Un animale che è stato capace di attraversare 200 milioni di anni di storia adattandosi meravigliosamente ai cambiamenti della Terra, in poco meno di un secolo non ha resistito all'abnorme "sviluppo" della civiltà umana degli ultimi decenni.

Il lungo tempo per raggiungere la maturità sessuale rende le tartarughe estremamente vulnerabili alle pressioni umane, afferma il report del TSA.

Le tartarughe come 'ingegneri ecologici'

Il report che aggiorna la lista delle 25 tartarughe a rischio estinzione, sottolinea il ruolo importante svolto dalle tartarughe terrestri ed acquatiche negli habitat naturali in cui vivono.

Le specie di tartarughe più grandi sono considerate ingegneri ecologici (ecological engineers), perché consumando piante mediano la competizione tra specie di vegetali e perché creano sentieri nella natura. Alla ricerca di cibo si fanno dispersori involontari ma significativi di semi e spore di molte piante, alberi e funghi.

In Nord America le tartarughe scavatrici forniscono un rifugio per miriadi di altre specie che si nascondono nelle loro tane.

La tartaruga d'acqua dolce conosciuta come diamond-backed terrapin (tartaruga dal dorso di diamante), tiene a bada la popolazione di lumache Littorina che altrimenti denuderebbero completamente le paludi salmastre.

Molte altre tartarughe sono considerate ottime spazzine della natura per il fatto di mangiare residui di vegetali e carogne, contribuendo a mantenere pulito l'ecosistema naturale in cui vivono.

Un pezzo di cultura che rischia di sparire

Le tartarughe sono dipinte in molte società come icone di longevità e di virilità. La sparizione di questi animali non sarà una perdita solo per l'ambiente in cui viviamo, ma anche per la nostra stessa cultura.

Cosa uccide le tartarughe

Il rapporto sulle 25 tartarughe a rischio di estinzione aggiornato al 2018, ci presenta anche i maggiori problemi che stanno conducendo le tartarughe all'estinzione.

Le tartarughe sono estirpate dall'ambiente per fare posto allo "sviluppo" di aree una volta naturali e oggi cementificate. Anche l'agricoltura non regolamentata contribuisce al disequilibrio; così come l'inquinamento della terra e dell'acqua.

E poi il bracconaggio che continua a esportare verso altri Paesi proprio le tartarughe più a rischio. Solitamente i bracconieri sono persone del posto e servono un mercato internazionale che mira a collezionare specie rare.

- Esemplare di Mesoclemmys dahli. -

Le specie che entrano e quelle che escono

Purtroppo bisogna segnalare l'uscita dalla lista della Chelonoidis abingdonii, una tartaruga terrestre delle isole Galapagos. Il suo ultimo superstite, il famoso Lonesome George è morto il 14 giugno 2012 portando via con sé la sua specie.

Entra nella lista la tartaruga Sud Americana Mesoclemmys dahli. Ma ci sono altre due tartarughe che in realtà fanno parte del gruppo e che portano nei fatti il gruppo a 27. Si tratta della Myuchelys georgesi e della Cyclanorbis elegans.

L'intera lista, però, comprende 50 tra tartarughe terresti e d'acqua dolce in via di estinzione sintetizzata dalla foto a fine articolo.

Una proposta

Oggi, prima di andare a lavorare o a scuola. Prima di andare a letto o di svolgere altre attività importanti, soffermati per almeno un minuto davanti la tua tartaruga terrestre o d'acqua dolce e pensa. Pensa se la tua tarta o le tue tartarughe fossero le ultime sulla terra della loro specie.

Quale perdita sarebbe per te?

Gli umani sono la causa dell'estinzione, e solo gli umani possono trovare la soluzione.

Il report

Chi fosse interessato a scaricare il report lo trova sul sito IUCN/SSC https://iucn-tftsg.org/.

- 50 le specie di tartarughe che rischiano di sparire per sempre. -