Volontari Sea Shepherd aggrediti da bracconieri di tartarughe
Una crew di volontari della Sea Shepherd sono stati aggrediti, in Nicaragua, da bracconieri di tartarughe armati di machete e lunghi coltelli.
Volontari della storica Sea Shepherd sono stati attaccati durante la campagna di tutela della tartaruga marina Lepidochelys olivacea denominata Operazione Jairo. La tartaruga è classificata come vulnerabile sulla scala dello stato di conservanzione.
L'aggressione ai danni del team composto da Ben Harris, Luke Paron e Rebecca McManus, è avvenuta in Nicaragua intorno alle tre del mattino del 21 ottobre sulla spiaggia, mentre effettuavano attività di controllo anti bracconaggio. Il luogo preciso non è stato menzionato nel comunicato ufficiale, probabilmente per mantenere la riservatezza sui luoghi di deposizione della tartaruga marina.
Una vera e propria aggressione dei Sea Shepherd
In un primo momento i tre volontari della Sea Shepherd non si sono preoccupati dell'uomo che procedeva verso di loro con una torcia in mano, credendo si trattasse di Ramon uomo del posto che spesso li aiuta nell'attività di tutela della tartaruga Lepidochelys olivacea.
Ma è bastato poco per comprendere che non si trattava di un amico, piuttosto di un bracconiere di tartarughe. Il bracconiere non era solo, ad accompagnarlo un giovane bracconiere.
I due erano armati di machete e di un lungo coltello infilato nella cintura. Il bracconiere adulto si è mostrato subito aggressivo intimando ai volontari di andare via, quindi in spagnolo ha gridato contro di loro e detto che quelle erano le sue tartarughe.
Inizialmente i Sea Shepherd hanno tentato di calmarlo, ma non è stato possibile, il bracconiere ha estratto il coltello dalla cintura tentando di rapinarli. I volontari, con coraggio, si sono rifiutati di consegnargli cellulari e macchine fotografiche e questi ha attaccato i volontari con il coltello.
La prontezza di Ben nel puntare la torcia negli occhi del bracconiere li ha salvati; Luke ha avuto il tempo di dotarsi di un bastone e con quello ha colpito più volte il bracconiere armato di coltello.
Per loro fortuna il bracconiere più giovane non ha partecipato all'aggressione, anzi, ha tentato di calmare il bracconiere adulto. L'intervento del giovane ha dato modo ai tre volontari di scappare e rifugiarsi nella casa dove hanno la base; da qui hanno contattato la polizia e la sede centrale della Sea Shepherd.
Presi di mira per le attività di pattugliamento notturne
La Sea Shepherd è convinta che i volontari siano stati presi di mira dal bracconiere perché la Società ha pubblicato una foto su Facebook in cui si notano vari bracconieri svolgere le loro attività illegali notturne.
Sono arrivati i rinforzi
Come comunicato nel post Facebook qui sotto (post in seguito rimossso dagli autori), alcuni giorni dopo l'aggressione dei volontari del Sea Shepherd, in loro soccorso sono arrivati nuovi volontari e personale della sicurezza privata.
Video: Attività di controllo della Sea Shepherd Operazione Jairo
Qui sotto uno dei numerosi video che testimoniano l'attività di controllo quotidiana dell'Operazione Jairo condotta dalla Sea Shepherd nel mare dei Caraibi.
La missione deve il nome a Jairo Mora Sandoval, ambientalista vissuto e morto assassinato nel maggio del 2013 proteggendo le tartarughe marine dai bracconieri di tartarughe: aveva 26 anni.
Oppure guarda quest'altro fantastico video dell'operazione Jairo condotta dai volontari della Sea Shepherd.
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