Allevare la Malaclemys terrapin in cattività per evitare il bracconaggio: una buona idea?

Il fatto è questo. La tartaruga dal dorso di diamante, Malaclemys terrapin, è considerata dalla lista rossa dello IUCN (IUCN Red List) come vulnerabile. Nello Stato della Florida (USA), va avanti la pratica della raccolta di esemplari presenti in natura a scopo commerciale o personale: una pratica ufficialmente illegale.

In Florida, alcune persone che trovano un esemplare di tartaruga dal dorso di diamante in natura sono solite portarlo a casa. In altri casi sono i bracconieri a raccoglierne in numero sufficiente da vendere illegalmente.

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La proposta dell'associazione dei proprietari di rettili

La USARK della Florida, una associazione degli USA dei proprietari di rettili, ha proposto alle autorità competenti della Florida, il Fish and Wildlife Conservation Commission (FWCC), di autorizzare gli allevatori della Florida ad allevare la Malaclemys terrapin in cattività allo scopo di alleviare la pressione sugli esemplari che nascono e vivono in natura.

Questo significa che gli allevamenti autorizzati, sotto la vigilanza delle autorità preposte, farebbero nascere tanti piccoli di tartaruga dal dorso di diamante (una tartaruga d'acqua dolce per chi non la conoscesse) da mettere in commercio attraverso canali legalmente riconsociuti, allo scopo di abbattere il bracconaggio o la cattura privata degli esemplari presenti in natura.

La USARK Florida, propone che ogni esemplare venduto sia dotato di un certificato che attesti la provenienza da allevamenti. Anche un professore dell'Università della Georgia ha sostenuto che la disponibilità di tartarughe allevate in cattività rimuove la pressione esercitata sulle popolazioni di tartarughe nate in natura, riporta il Reptile Magazine.

Cosa ne pensano le autorità della Florida

Sulla questione è intervenuto anche il "Dipartimento dell'agricoltura e dell'acquacoltura dei servizi ai consumatori della Florida", mostrandosi favorevole all'idea, e facendo notare che nello Stato già supervisiona altri programmi di riproduzione di tartarughe da parte degli allevatori.

Il prossimo 28 settembre 2022 il FWCC si riunirà in una riunione pubblica e discuterà della proposta. Durante la riunione chi vorrà potrà presentare il proprio punto di vista sulla questione.

Allevare tartarughe in cattività è giusto o sbagliato?

In cattività si allevano svariati tipi di animali, come cani, gatti, uccelli e tante altre specie di animali.

La riflessione che dovremmo fare tutti è se questa riproduzione massiva di animali che riempie le nostre case sia davvero sostenibile.

Diciamocelo francamente. Noi esseri umani siamo capricciosi anche da adulti e quando di un animale ci siamo stufati ce ne vogliamo liberare. Rugatartaruga.eu riceve ogni anno decine di richieste da persone che non possono più tenere in casa una tartaruga d'acqua dolce.

Dunque, allevare in cattività migliaia di tartarughe chi deve soddisfare? Il rischio è che soddisfi le casse degli allevatori, in particolare, e le voglie temporanee degli acquirenti fino a che non se ne stufano e vogliono liberarsene contattando siti specializzati e associazioni animaliste.

E non va trascurato il fatto che molti di quanti non possono (ma non lo sapevano prima?), o non vogliono più gestire una tartaruga in casa punto e basta, la lasciano in natura. Un comportamento che altera gli ecosistemi.

Perché un conto sono le popolazioni di Malaclemys terrapin, o di altre tartarughe, che nascono in natura, per così dire, spontaneamente; un altro conto sono quelle che noi introduciamo negli ambienti naturali artificiosamente. Non è la stessa cosa, stiamo comunque alterando l'ambiente. Anche se lasciamo l'esemplare in un territorio dove la specie è già presente.

Ma questo chi lo capisce? Pare che in Florida (USA) neppure i professori universitari lo comprendano.