Pelodiscus variegatus. Scoperta in Cina nuova tartaruga d'acqua dolce
Pelodiscus variegatus è il nome scientifico assegnato dagli scienziati alla tartaruga d'acqua dolce scoperta in Cina.
Dopo attenti studi un gruppo di ricercatori ungheresi, vietnamiti e tedeschi, hanno decretato la scoperta di una nuova specie di tartaruga d'acqua dolce cinese. Il suo nome scientifico è Pelodiscus variegatus e dato il ristretto habitat di vita in cui vive, è stata da subito considerata tartaruga ad alto rischio estinzione, secondo lo standard della IUCN Red List.
La nuova specie viene così distinta dall'originale, per così dire, Pelodiscus parviformis.
Procediamo con ordine e vediamo nel dettaglio come si sono svolte le ricerche che hanno condotto alla nuova classificazione e scoperta.
Pelodiscus variegatus nuova tartaruga d'acqua dolce
Per circa un secolo, gli scienziati hanno raggruppato le tartarughe cinesi dal guscio molle che vivono nella zona dell'est asiatico sotto una unica specie, la Pelodiscus sinensis.
Questa specie di tartaruga d'acqua dolce cinese, si trova nell'estremo oriente russo, lungo la penisola coreana, in Cina e in Vietnam.
Gli specialisti, che nel corso di un intero secolo hanno studiato la specie "originaria", hanno sempre verificato un'ampia differenziazione degli esemplari tra una località e l'altra.
Grazie alle recenti tecnologie e alle indagini genetiche, gli specialisti hanno potuto appurare che effettivamente nel genere esistono cinque specie e non solo una. La ricerca conferma quindi quanto le osservazioni mostravano e cioè che c'è differenza delle specie tra una località e l'altra in quest'ampia regione geografica.
In particolare la specie scoperta si differenzia geneticamente e morfologicamente dalle altre quattro. Sul carapace, infatti, si evidenziano delle macchie scure pronunciate. Da notare che proprio le macchie hanno dato il nome alla nuova specie variegatus.
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Ad ogni scoperta si riduce l'estensione di una specie
Uno dei professori che ha condotto le ricerche, il Dr. Uwe Fritz di Dresda, fa notare come la scoperta di nuove specie che derivano da una già nota, ottiene come conseguenza la riduzione degli individui della prima specie.
In condizioni di rispetto degli habitat da parte degli uomini, non dovrebbe essere un problema ma nella realtà è un problema.
Le tartarughe asiatiche in via di estinzione sono molte e la continua ricerca e il supporto della comunità internazionale non potrà che essere di aiuto.
Il rischio di dover aggiungere altre specie alla lista delle tartarughe estinte va scongiurato.
(Fonte: EurekAlert!)