Réré, Erymnochelys madagascariensis, tartaruga del Madagascar con parenti in America Latina
I locali la chiamano Réré, lei è la tartaruga d'acqua dolce del Madagascar con lontani parenti in Latino America: Erymnochelys madagascariensis.
- Foto: Lance Woolaver, Durrell Madagascar, 2016. www.durrell.org. -
Questo viaggio alla scoperta delle tartarughe in via d'estinzione, prosegue in Africa. Più precisamente in Madagascar, dove tra gli animali più affascinanti del mondo vive anche la Erymnochelys madagascariensis, tartaruga d'acqua dolce unica superstite del Vecchio Mondo a rappresentare la famiglia di tartarughe Podocnemididae. Sì, perché come leggerai, le sorelle hanno preferito vivere in America Latina. Ma questo avveniva milioni di anni fa.
Concentriamoci sulla storia recente della Madagascan Big-headed Turtle, la tartaruga del Madagascar dalla grande testa, capace di cacciare anche uccelli. Unica specie di tartaruga acquatica dell'isola Stato, nulla può contro le "capacità" dell'uomo come leggerai.
Erymnochelys madagascariensis habitat naturale di vita
Se potessimo viaggiare nel tempo e visitare il Madagascar durante l'era Mesozoica non ci parrebbe vero d'incontrare la Erymnochelys madagascariensis. Ma lei è qui proprio da quel periodo, senza essere cambiata.
I locali la conoscono come réré.
L'habitat della Erymnochelys madagascariensis si estende da nord a sud nell'area ovest dell'isola. Precisamente nei bacini fluviali che vanno dal fiume Mangoku nel sud, alla regione Sambirano nel nord. Una importante popolazione è dislocata a Manambolomaty, ma sono sette le aree protette del Madagascar dove incontrarla.
- Ankarafantsika,
- Baly Bay,
- Bemaraha National Parks,
- la riserva naturale di Manambolamaty,
- Ambondrobe,
- Menabe-Antimena,
- Mahavavy-Kinkony,
Vive nei bacini alluvionali e fino a una quota di 500 metri sopra il livello del mare.
- In rosso l'habitat. I punti gialli sono gli avvistamenti. Foto: 'Turtles of the World 8th edition'. -
Comportamento in natura della Madagascan Big-headed Turtle
La Madagascan Big-headed Turtle vive in habitat umidi tutto l'anno, dove i fiumi scorrono lenti. In alternativa abita nei laghi e nelle paludi aperte.
La tartaruga ama prendere il sole esponendosi sopra rocce e tronchi semi immersi in acqua.
Caratteristiche fisiche della Erymnochelys madagascariensis
Il nome comune dice tutto: big-headed. La Erymnochelys madagascariensis ha un testone molto grande e negli esemplari adulti somiglia a un elmetto da guerra posizionato sulle tempie: una seconda corazza protettiva a difesa della testa. Le mascelle sono potenti e un "gancio" all'estremità della bocca gli permette di non dare scampo alle sue prede.
Gli occhi hanno una posizione molto avanzata sulla testa, permettendo alla tartaruga del Madagascar di cacciare sporgendo una piccola parte della testa fuori dall'acqua. Il resto del corpo può restare così nascosto nei fiumi e mimetizzarsi con l'ambiente circostante, infatti il colore del carapace è marrone scuro e grigio ardesia come una roccia di fiume.
La tartaruga non è un predatore alfa e sopra di lei ci sono animali più aggressivi e a sua volta è una preda appetibile. Anche in questo caso il mimetismo è efficace per metterla al riparo dalle bocche dei predatori.
Dimensioni
La tartaruga réré misura fino a 50 cm di lunghezza carapace e arriva a pesare 17 kg.
Alimentazione tartaruga d'acqua dolce del Madagascar
La E. madagascariensis è onnivora. Mangia molluschi, pesce, anfibi e uccelli che dovessero capitare nel suo raggio d'azione: la grande testa e le possenti mascelle non lasciano scampo al volatile.
Gli adulti completano l'alimentazione con semi degli alberi, palme, foglie, frutti e vegetazione acquatica.
Secondo le analisi sulle feci fatte a più riprese da alcuni erpetologi (Garcia e Lourenco), i giovani si nutrono prevalentemente di invertebrati acquatici, gli adulti di molluschi e vegetali.
Le tartarughe sono delle spazzine, si adattano a mangiare quasi tutto compresi animali morti di piccole dimensioni.
Maturità sessuale della E. madagascariensis
Le femmine di E. madagascariensis maturano sessualmente al raggiungimento dei 25 - 30 cm di lunghezza carapace. Non si conosce però l'età del passaggio all'età adulta e neppure la vita media, che approssimativamente dovrebbe raggiungere i 25 anni.
La tartaruga acquatica nidifica tra settembre e gennaio, con una concentrazione maggiore tra ottobre e dicembre. Il ciclo ovarico è biennale, ma l'anno della deposizione è prolifico: depone due o tre volte con una media di 13 uova (intervallo osservato 6 - 29 uova).
La tartaruga del Madagascar ha delle sorelle in Sud America
Una indagine genetica (analisi genetica mitocondriale e nucleare) condotta nel 2008 da Vargas-Ramirez e altri, ha dimostrato che la tartaruga del Madagascar del genere Erymnochelys è sorella alle tartarughe d'acqua dolce del Sud America del genere Podocnemis e Peltocephalus.
Una ulteriore prova della deriva dei Continenti che milioni di anni fa formavano un unico grande "mega continente" che tutti conosciamo come Pangea.
Le cause dell'estinzione della Erymnochelys madagascariensis
A quanto pare anche questa specie di tartaruga è commestibile, come avviene per la latino americana Dermatemys mawii e per tutte le tartarughe asiatiche d'acqua dolce. L'essere commestibile ne ha causato la quasi totale estirpazione in natura. La consumano i locali per completare la dieta, e gli stessi la vendono per guadagnare soldi.
A peggiorare la situazione ci si è messa anche la crescita demografica esponenziale degli esseri umani. Più popolazione, maggiori esigenze di spazio e di alimentazione.
I pescatori, poi, hanno mutato le tecniche di pesca passando all'uso delle reti da fiume e a farne le spese è la Madagascan Big-headed Turtle.
I popoli locali raccolgono anche le uova, sempre per consumarle come fossero quelle delle galline. La raccolta delle uova ha accelerato enormemente l'estinzione in natura della Erymnochelys madagascariensis.
Altro problema la deforestazione per lasciare spazio all'agricoltura, che sta frammentando l'ambiente naturale e trasformando i laghi in risaie. Già... forse mangiamo molti più vegetali per salvaguardare gli animali da allevamento, ma a discapito di quelli che vivono in natura. Non ci avevamo pensato...
I progetti di salvaguardia
Da alcuni decenni sono nati progetti di salvaguardia della tartaruga d'acqua dolce del Madagascar. Tra di essi quelli del
- Durrell Wildlife Conservation Trust,
- Conservation International,
- Madagascar National Parks,
- Turtle Conservation Fund.
Ciò di cui c'è assoluta esigenza è la creazione d'una alleanza tra le popolazioni locali e la madagascariensis. Educare la popolazione locale insegnandole a rispettare la vita della tartaruga è l'unica chance di sopravvivenza in natura. Altrimenti la vedremo solo negli zoo dove sopravvivono grazie ai programmi di riproduzione in cattività.
Secondo i dati più recenti sono 12.000 gli esemplari presenti in natura.
L'area protetta del lago Ambondrobe
Una nuova area protetta sorge in Madagascar presso il lago Ambondrobe. Il progetto è finanziato dal Durrell Wildlife Conservation Trust e dal Conservation International. La zona umida di Ambondrobe rientra anche nelle iniziative del Ramsar, una convenzione per la protezione delle zone umide del mondo.
Il lago Ambondrobe ospita la Erymnochelys madagascariensis e altre specie di animali da proteggere. L'area è sorvegliata e le forze di polizia locali possono sanzionare chiunque tentasse di prelevare gli animali dalla riserva naturale.
Una splendida galleria immagini di Erymnochelys madagascariensis era disponibile sul sito durrell.org (a questo link https://www.durrell.org/wildlife/species-index/madagascar-side-necked-turtle/profile/), scorrendo la presentazione da destra a sinistra.
Video. Réré ripopolano l'Ankarafantsika National Park
Il primo video mostra il rilascio di alcuni dei 180 esemplari della tartaruga réré introdotti nell lago Ankomakoma nel 2009 all'interno dell'Ankarafantsika National Park.
Il secondo video celebra il rilascio di 114 Erymnochelys madagascariensis avvenuto nel 2015 presso il lago Ravelobe.
Il progetto ha aiutato la tartaruga d'acqua dolce del Madagascar a ripopolare la riserva.
Categoria | Dati |
---|---|
Scopritore | Grandidier |
Anno della scoperta | 1867 |
Famiglia | Podocnemididae |
Habitat | Madagascar |
CITES | Appendice II |
IUCN Red List | Critically endangered |
Nome inglese | Madagascan Big-headed Turtle, Madagascar side-necked turtle |
Bibliografia
- Turtles in Trouble: The World’s 25+ Most Endangered Tortoises and Freshwater Turtles—2011, pg. 33.
- Turtles of the World. Annotated checklist and Atlas of taxonomy, synonymy, distribution and conservation status (8th edition), 3 agosto 2017. pgg. 214, 242.
- IUCN Red List: http://www.iucnredlist.org/details/8070/0.
- Aree Ramsar in Madagascar: https://www.ramsar.org/news/madagascar-designates-five-new-ramsar-sites.
- Wild Life, primavera estate 2017, 'In focus: the rere', pgg. 8 a 11.